Hive Power, in partnership con SUPSI, AEM, Optimatik e Landis + Gyr, lancia il progetto pilota "Lugaggia Innovation Community" (LIC). L'obiettivo è quello di testare soluzioni innovative che favoriscano la penetrazione delle fonti energetiche rinnovabili locali, ottimizzando la loro redditività e minimizzando il loro impatto sulla rete. Il progetto ha il sostegno dell'Ufficio federale dell'energia, del Fondo cantonale per le energie rinnovabili (FER) e dell'Autorità per lo sviluppo della regione di Lugano (ERSL) e coinvolge diciotto famiglie e l'asilo locale di Lugaggia, un villaggio della regione di Lugano.
La transizione verso le energie rinnovabili è uno degli obiettivi chiave della strategia energetica svizzera e internazionale in risposta al cambiamento climatico. Per attuare questa transizione, è necessario ripensare radicalmente il modo in cui viene fornita l'energia elettrica. In particolare, Paolo Rossi, direttore del locale GRD (AEM SA), osserva che "Molti dei nostri clienti non si limitano a consumare energia: la producono anche con impianti fotovoltaici sui tetti. Il più delle volte, riescono ad autoconsumare solo una piccola parte (20%) dell'elettricità prodotta dal loro impianto fotovoltaico, mentre la maggior parte (80%) viene reimmessa nella rete elettrica. Questo flusso inverso di energia in BT rappresenta una sfida alla stabilità della rete, che è stata originariamente progettata per fornire energia agli utenti e non per toglierla loro. Rappresenta anche una perdita finanziaria diretta per l'utente, dato che l'elettricità immessa nella rete viene pagata molto meno di quella presa dalla rete. Con il progetto LIC, cerchiamo di superare questi problemi".
Hive Power aumenta la redditività della comunità
La soluzione innovativa, in fase di test in Svizzera, sfrutta la possibilità, recentemente autorizzata dall'Ordinanza federale sull'energia, di creare una "comunità di autoconsumo": un raggruppamento contrattuale di consumatori e produttori che utilizzano congiuntamente l'energia solare autoprodotta.
La soluzione innovativa, in fase di sperimentazione in Svizzera, sfrutta la possibilità, recentemente autorizzata dall'Ordinanza federale sull'energia, di creare una "comunità di autoconsumo": un raggruppamento contrattuale di consumatori e produttori che utilizzano congiuntamente l'energia solare autoprodotta.
Per ridurre i costi energetici per i consumatori e aumentare la redditività degli impianti fotovoltaici all'interno della comunità, l'autoconsumo deve essere massimizzato. A tal fine, è stata installata una batteria di accumulo da 60 kWh. Uno schema di gestione della domanda che coordina l'attivazione dei carichi differibili, come le pompe di calore e gli scaldabagni elettrici, aumenta ulteriormente l'autoconsumo della comunità. Lo schema di controllo distribuito HONEY sviluppato da Hive Power sarà usato per controllare sia lo stoccaggio della comunità che i carichi differibili dei membri della comunità, per aumentare la redditività della comunità, garantendo allo stesso tempo la stabilità della rete.
Hive Power prevede anche di testare i suoi strumenti basati su blockchain per la gestione dei beni condivisi (usando lo stoccaggio comunitario come esempio) e l'automazione della fatturazione.
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